Stile

VALENTINO FALL25: “TRA L’INTIMO E L’ESPOSTO”

Team ISSUE - Marzo 12th, 2025

Parigi, la città della luce, ci ha abituati all’imprevedibile, ma nulla poteva preparare il mondo della moda a ciò che Valentino aveva in serbo per la sfilata Autunno-Inverno 2025. Invece di un salone glamour o una passerella convenzionale, Alessandro Michele ha scelto un luogo che, a prima vista, sembrava uscito da un film surrealista: gli storici pissoirs del Lavatoio de la Madeleine. Questo spazio, un tempo teatro di dibattiti filosofici e incontri furtivi, si è trasformato in un palcoscenico dell’intimità, dove gli abiti non solo coprivano i corpi, ma sfidavano le idee preconcette di identità e autenticità.

L’atmosfera era un mix tra il onirico e l’inquietante, con un’estetica che evocava l’universo cinematografico di David Lynch. Le luci al neon e gli specchi del bagno pubblico sublimato creavano un ambiente che metteva in discussione le nozioni tradizionali di bellezza e verità. Le modelle, avvolte in look che oscillavano tra l’apollineo e il dionisiaco, sfilavano come attrici in un metateatro in cui gli abiti non solo coprivano, ma rivelavano. Dai collant trasparenti ai cappotti voluminosi che si aprivano per lasciare spazio ad abiti in seta liquida, ogni pezzo era una dichiarazione sulla fluidità dell’identità.

Cortesia Valentino

L’ispirazione di Michele si fondava sull’idea di un “metateatro delle intimità”, un concetto che esplora come l’identità si costruisca attraverso strati di apparenze e rivelazioni. Citando filosofi come Foucault e Wittgenstein, il designer ha messo in discussione l’esistenza di un “io autentico” e ha suggerito che l’intimità è, in realtà, una scena in costante trasformazione. I materiali riflettevano questa tensione: velluti stropicciati, organze trasparenti e bagliori metallici convivevano in una palette di neri profondi, rosa cipriati e tocchi del celebre rosso Valentino.

La collezione è stata un viaggio eclettico che ha unito vintage e contemporaneo, formale e informale. Kimono iperdecorati, cravatte a quadri, calze verdi e sneakers Vans convivevano nello stesso universo, sfidando le convenzioni della moda. Michele non ha solo democratizzato lo stile, ma ha anche celebrato la diversità e l’inclusività, ricordandoci che la moda è un linguaggio in continua evoluzione. Conosciuto per il suo gusto per il massimalismo e la capacità di fondere epoche e stili, Michele ha dimostrato ancora una volta che la moda non è solo abbigliamento, ma uno strumento per esplorare chi siamo — e chi potremmo diventare.

Cortesia Valentino

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