SETTEMBRE IN PASSERELLA: TRA DEBUTTI E ASSENZE
Team ISSUE - Settembre 16th, 2025
È iniziata una delle stagioni più attese dagli insider della moda: le Fashion Weeks. Il calendario parte da New York, passa per Londra, prosegue a Milano e si conclude a Parigi, concentrando in poche settimane le proposte più discusse dell’anno. Ogni città porta con sé un carattere distintivo: l’energia urbana della Grande Mela, l’irriverenza londinese, la sofisticazione italiana e la maestosità parigina. In questa guida raccogliamo gli highlight di ciascuna città: i debutti più attesi, le assenze che fanno rumore e quelle mosse strategiche (come presentazioni fuori calendario) che stanno ridefinendo l’industria.
A New York, l’apertura della stagione si percepisce diversa proprio per le assenze di peso. Maison storiche come Tommy Hilfiger e Carolina Herrera hanno scelto di non partecipare al calendario ufficiale, mentre Marc Jacobs ha sostituito la sua tradizionale sfilata con The Dollhouse, un’installazione artistica che fonde moda e performance. Queste scelte confermano come i brand stiano esplorando formati alternativi e più intimi, segnando un contrasto con chi invece continua a mantenere la passerella come palcoscenico centrale, come Michael Kors o Tory Burch. La NYFW si posiziona quindi come uno spazio ibrido, tra classico e sperimentale, riflettendo i cambiamenti nel modo di raccontare le collezioni.
Cortesia Getty Images
In Europa, invece, il calendario si trasforma in un susseguirsi di debutti, con lo sguardo puntato soprattutto su Milano e Parigi. In Italia, il grande protagonista sarà Demna con il suo esordio in Gucci, che secondo indiscrezioni potrebbe presentarsi con uno show intimo e centrato sui codici classici della maison. Attesissimo anche lo storico debutto di Dario Vitale in Versace (primo direttore creativo al di fuori del clan di famiglia), ancora senza format confermato, e l’arrivo di Louise Trotter da Bottega Veneta. Altro momento chiave sarà la sfilata di Giorgio Armani, la prima dopo la scomparsa del fondatore, un evento che porta con sé un forte carico emotivo e grandi aspettative sul futuro del marchio.
Il mese della moda si chiude a Parigi, dove l’ondata di cambiamenti è senza precedenti: Jonathan Anderson debutta da Dior, Pierpaolo Piccioli prende in mano Balenciaga, Glenn Martens arriva a Margiela, e infine Matthieu Blazy firma la collezione per Chanel. Una chiusura che conferma come questa stagione sia destinata a rimanere una delle più decisive nella storia recente della moda.
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