RULE N. º1: MINIMAL
Team ISSUE - Settembre 16th, 2025
Costruire un guardaroba minimalista nel 2025 non significa ridurre l’abbigliamento all’essenziale, ma imparare a creare un linguaggio personale a partire da capi che dialogano tra loro. La chiave sta nello scegliere pezzi in cui texture, silhouette e forme si intrecciano con naturalezza, dando vita a un equilibrio che evita l’eccesso ma non scivola mai nella monotonia. Non è questione di quantità, ma di una selezione precisa che apre le porte a infinite combinazioni.
Il minimalismo di oggi non si limita a bianco, nero e grigio. La proposta evolve verso materiali capaci di trasmettere carattere da soli: cotone organico con finiture rustiche, pelle flessibile che segue i movimenti, lane leggere che aggiungono volume senza peso. In questo gioco di superfici, ogni capo mantiene la propria forza individuale e, allo stesso tempo, consente un assemblaggio pulito, senza competizioni di protagonismo.
Photographed by Phil Oh
La silhouette è un altro cardine centrale. Forme ampie che lasciano spazio al corpo convivono con tagli strutturati che danno presenza, in un guardaroba che punta alla coerenza. Un pantalone dalle linee dritte può convivere con una camicia dalla caduta fluida, e un cappotto dalle spalle decise può diventare il contrappunto di un abito leggero. Questo incrocio di proporzioni apre strade estetiche senza infrangere l’armonia minimal.
La nostra edizione n. 66 prende come base proprio questo potere del minimalismo. Non come una tendenza passeggera, ma come un modo per semplificare e allo stesso tempo ampliare le possibilità del vestire, fino a diventare una vera disciplina del buon gusto. Un guardaroba costruito secondo questa logica non è rigido né noioso: è uno spazio che invita all’esplorazione con pochi elementi ma con infinite modalità per dar loro vita.
Photographed by Phil Oh