Esperienza

RICK OWENS, TEMPIO DELL’AMORE: OLTRE 100 CREAZIONI AL PALAIS GALLIERA

Team ISSUE - Luglio 2nd, 2025

Parigi ha un nuovo tempio, e non è dedicato alla preghiera, anche se la devozione che suscita potrebbe farlo pensare. Si tratta di Rick Owens. Tempio dell’Amore, la prima grande retrospettiva che celebra l’opera del designer californiano nella capitale francese. Dal 18 giugno fino a gennaio 2026, il Palais Galliera — museo della moda di Parigi — si trasforma in uno spazio dove convergono trasgressione estetica, discorso politico e spiritualità oscura, attraverso oltre 100 creazioni che racchiudono tre decenni di una carriera unica. E tutto sotto la direzione artistica dello stesso Owens, che ha scelto personalmente non solo i capi esposti, ma anche i fiori del giardino.

Il percorso inizia già dalla facciata del museo, dove sculture avvolte in tessuti paillettati color bronzo coprono statue classiche. All’interno, la narrativa si dispiega in cinque sale che intrecciano le origini del designer — i suoi primi anni a Los Angeles tra cartamodelli e materiali militari riciclati — con le sue provocazioni più celebri e recenti. Dai vestiti che evocano l’architettura brutalista a pezzi intrisi di riferimenti alla religione cattolica, all’arte moderna, all’Hollywood decadente e alla filosofia francese. L’esposizione include anche oggetti personali, video e una ricostruzione intima della camera da letto condivisa con sua moglie e musa, Michèle Lamy, figura chiave del suo universo creativo.

«Questa mostra è pensata anche per i giovani. Voglio che capiscano che va bene essere diversi, che non c’è nulla di male se qualcuno dice che la tua idea non funzionerà», ha affermato Alexandre Samson, curatore capo del Palais Galliera e collaboratore di Owens per oltre tre anni. Il titolo della mostra, ispirato a una canzone dei The Sisters of Mercy, non rifugge gli estremi: in una delle sale, ironicamente battezzata “la cappella della pipì”, una statua iperrealista del designer intento a urinare, insieme a video provocatori, ricorda che l’impegno di Owens verso l’irriverenza resta immutato.

Cortesia Rick Owens

Tra i pezzi più incisivi, emergono quelli delle sfilate tra il 2014 e il 2016, quando sostituì le modelle convenzionali con danzatrici afrodiscendenti, esponendo corpi reali e usando l’esibizionismo come strumento politico. La sua estetica scultorea — tra apocalisse, gotico e sublime — si riflette anche nel cortile del museo, dove installazioni in cemento ispirate alla sua linea di arredamento completano il percorso espositivo. «È una meditazione sull’amore, la bellezza e la diversità», recita il concept della mostra, che non teme di affrontare paure, eccessi e le ombre che hanno definito la sua visione.

Oggi, a 63 anni, Rick Owens rimane una delle voci più influenti della moda contemporanea. La sua sfilata uomo primavera/estate 2026, andata in scena due giorni prima dell’inaugurazione della mostra, si intitolava anch’essa Tempio — un omaggio diretto a questa retrospettiva. Da Parigi, continua a sfidare le regole, denunciare i sistemi di potere e dimostrare che la moda non è solo apparenza: è pensiero, critica e trasformazione.

Cortesia Rick Owens

Share

[DISPLAY_ULTIMATE_SOCIAL_ICONS]