Stile

MAGNETISMO: ATTRAZIONE SESSUALE

Team ISSUE - Settembre 16th, 2025

Sharon Stone è un’icona della cultura pop e la sua recente apparizione nella campagna di Mugler non fa che confermarlo. Non si tratta di un semplice scatto, ma di un ritorno a quel magnetismo che la rese indimenticabile in Basic Instinct. La vediamo su scale, sedie, in scene cariche di tensione: è impossibile non percepire come riesca a rievocare la teatralità di Thierry Mugler. Ciò che colpisce maggiormente è che, lontano da un esercizio di pura nostalgia, attraverso il suo corpo e la sua presenza Sharon Stone riesce a riportare in vita l’essenza stessa del designer.

L’intero progetto, intitolato Re/edit, non si limita a ripescare il passato, ma lo rielabora come un nuovo terreno creativo. La maison ha deciso di riportare in scena pezzi iconici dal 1985 al 2000, non come reliquie da museo, bensì come nuove protagoniste, reinterpretate con tagli sartoriali affilatissimi, lingerie che sfida l’intimità e cappotti-scultura che sembrano opere d’arte. Collezioni storiche come l’autunno-inverno 1996-1997 e il 1995-1996 tornano a brillare oggi, ma con un’energia rinnovata, più moderna e attuale.

Cortesia Mugler

Che la scelta sia ricaduta su Sharon Stone non è affatto casuale. Il suo legame con Mugler risale al 1992, anno in cui sfilò per lui: lo stesso anno in cui Basic Instinct la consacrò mito della cultura pop. Oggi, a 67 anni, essere di nuovo il centro di questa narrativa diventa un gesto potente, un ponte tra due momenti della sua vita e della moda che sembravano lontani ma che, in realtà, si guardano negli occhi. Come a dire: l’audacia non invecchia, semplicemente si trasforma.

Tutto questo avviene in un momento cruciale per la maison. Con l’uscita di Casey Cadwallader e l’arrivo di Miguel Castro Freitas, tornare all’archivio non significa voltarsi indietro, ma riaffermare un’identità. Riportare alla luce quegli abiti impossibili e quelle silhouette teatrali è ricordare che l’essenza di Mugler è sempre stata rompere gli schemi. E chi meglio di Sharon Stone per ricordarci che l’eccesso e la sensualità radicale sono ancora vivi?

Cortesia Mugler

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