LA FAMIGLIA: IL NUOVO VOLTO DI GUCCI
Team ISSUE - Settembre 24th, 2025
Demna entra in Gucci con una domanda precisa: chi abita oggi questa maison? La sua risposta prende la forma di un album corale, dove convivono l’influencer iperconnessa, la femme fatale classica, il principino vanitoso e la contessa sofisticata. La collezione, intitolata La Famiglia, funziona come un ritratto multiplo in cui ogni archetipo proietta un lato diverso del marchio. Ciò che colpisce è come il designer non cancelli le tracce del passato, ma le recuperi e le riorganizzi, muovendosi tra teatralità ed un minimalismo contorto che gli è proprio.
In molti look emergono echi del suo lavoro in Balenciaga, seppur filtrati da una lente differente. Ci sono silhouette che ricordano i suoi giochi di volume, ma qui ammorbidite da paillettes, piume e animal print. La contraddizione tra eccesso e contenimento è evidente, ed è proprio in questo spazio che Demna trova un punto di unione: Gucci si riconosce negli anni Settanta, nel sex appeal degli anni Novanta e nell’eccentricità italiana, ma lo fa attraverso una struttura formale che rimanda al suo percorso personale. Non si tratta di copia né di ripetizione, ma di un eco trasformato.
Cortesia Gucci
Il gesto di riportare in scena codici come il Horsebit, il Bamboo 1947 o i motivi Flora e GG segnala che questo nuovo Gucci non intende recidere la propria eredità. Si tratta piuttosto di un esercizio di continuità con interruzioni: lo storico convive con il dirompente, gli iconi si intrecciano con un’estetica notturna pensata per sfuggire a qualsiasi categoria fissa. È un Gucci che si stratifica, come se la maison stesse riscrivendo le proprie memorie mentre apre un nuovo archivio.
Questa tensione tra il riconoscibile e l’inedito mostra una casa in piena transizione. Gucci non risponde più a un unico sguardo, né si limita a un’estetica chiusa: si dispiega come un corpo ibrido. Quello che emerge dalla mano di Demna è un volto rinnovato e fuso, che raccoglie frammenti di epoche diverse trasformandoli in un racconto coerente. Non c’è nostalgia immobile né rottura radicale, ma un processo di trasformazione che segna l’inizio di una nuova fase per la maison.
Cortesia Gucci