LA DEVOZIONE NEI DETTAGLI: “REPETICIÓN” DI PATRICIO CAMPILLO
Team ISSUE - Settembre 16th, 2025
Il 12 settembre 2025, nel contesto della Settimana della Moda di New York (NYFW), Patricio Campillo ha presentato la sua collezione Primavera/Estate 2026 dal titolo Repetición: una vera dimostrazione di mestiere, identità e cultura. Il designer, nato in Messico e semifinalista del premio LVMH 2024, è ormai uno dei nomi più affascinanti da seguire a New York. Il suo linguaggio creativo nasce direttamente dalle proprie radici, sia personali che culturali. I ricordi d’infanzia, l’intensità drammatica del charro (il tradizionale cavaliere messicano) e l’arte contemporanea del suo Paese costituiscono da sempre la base del suo universo creativo.
Con Repetición, Campillo ritorna sui codici che ha costruito con dedizione — pelle, artigianato, silhouette, emozione — portandoli però a un nuovo livello di raffinatezza.
La sfilata si è aperta con una serie di pezzi confezionati con meticolosità, che hanno dato il tono al resto della collezione. Shorts realizzati con pannelli di seta intrecciata — rifiniti uno a uno — hanno offerto una lezione di precisione e texture. Giacche bomber e camicie erano decorate da strisce di pelle applicate con cura, mentre intrecci a canestro lungo i lati dei pantaloni facevano da ponte tra tradizione e innovazione. Bluse e tuniche, arricchite da smock fatti a mano, mostravano pattern unici e affascinanti.
Il lavoro tessile di Campillo è stato particolarmente degno di nota. Strisce di seta intrecciate in strutture che imitavano il punto maglia creavano delicati gradienti luminosi, catturando la luce in movimento. L’uso di tecniche tessili e di annodatura tradizionali messicane, traslate nella moda maschile contemporanea, è stato allo stesso tempo un omaggio e un passo verso il futuro.
Cortesia Patricio Campillo
Uno degli elementi più sorprendenti è stata la collaborazione con un rinomato atelier parigino di piume. L’opera di piumeria — leggera, dettagliata, intricata — ha messo in dialogo l’artigianato messicano con la maestria dell’haute couture francese. Un incrocio culturale discreto ma potente, che ha elevato entrambe le tradizioni attraverso il rispetto reciproco e l’eccellenza condivisa.
Nonostante la ricchezza di strati e complessità materica, la collezione non è mai apparsa sovraccarica. L’equilibrio mantenuto da Campillo ha garantito silhouette pulite e un dramma misurato. I capispalla e la sartoria hanno mostrato una disciplina quasi architettonica: giacche dalle spalle strutturate, bluse dalla caduta morbida e pantaloni che esprimevano un’eleganza naturale e sicura. Il suo approccio distintivo al denim è continuato, ma con una struttura rinnovata e nuove forme. Non si trattava di semplici riferimenti a collezioni precedenti, bensì di iterazioni consapevoli, che hanno chiarito come per Campillo la repetición non significhi monotonia, ma devozione: un metodo verso la padronanza tecnica e il significato. “La ripetizione, fatta con devozione, porta grazia”, ha dichiarato. E questa filosofia ha attraversato l’intera collezione, dove ogni capo rivelava un processo rigoroso e ogni punto era carico di intenzione.
Campillo non insegue le tendenze: sta costruendo un mondo proprio — che onora la sua eredità, abbraccia l’innovazione tecnica e mantiene una profonda risonanza umana ed emotiva. È questo equilibrio a rendere unico il suo lavoro. Con Repetición, Patricio Campillo dimostra ancora una volta che le sue ambizioni non sono soltanto giustificate, ma necessarie. La sua evoluzione costante suggerisce una carriera che non si definisce nello spettacolo, ma nella sostanza. E se davvero la ripetizione costruisce la maestria, Campillo è sulla strada per diventare maestro del proprio linguaggio nella moda.
Cortesia Patricio Campillo