Stile

FENDI SENZA FENDI: L’ULTIMA EREDIERA

Team ISSUE - Ottobre 1st, 2025

La notizia ha scosso il mondo della moda: Silvia Venturini Fendi lascia il suo ruolo di direttrice creativa per assumere una posizione onoraria, segnando un prima e un dopo nella storia della maison romana. Non si tratta solo di un cambio di nomi, ma di un passaggio altamente simbolico, poiché Silvia era l’ultima erede della famiglia a ricoprire un ruolo attivo all’interno della casa fondata nel 1925. Dopo oltre trent’anni di lavoro dedicato a definire lo stile del marchio, la sua uscita lascia un vuoto difficile da colmare in un momento cruciale: il centenario di Fendi.

L’eredità di Silvia è imponente. È stata la mente dietro alla Baguette, la borsa diventata un fenomeno culturale fin dagli anni Novanta, e ha contribuito alla nascita della Peekaboo, altro grande iconico della maison. Inoltre, ha dato una solida identità alla linea maschile, permettendo a Fendi di brillare ben oltre i suoi accessori classici. Dopo la morte di Karl Lagerfeld nel 2019, Silvia ha mantenuto la direzione creativa con eleganza, preservando l’essenza familiare in un panorama dominato dai conglomerati del lusso. La sua visione ha trasformato gli accessori in veri e propri oggetti di culto, capaci di attraversare e definire intere generazioni.

Cortesia Fendi

Che Silvia si congedi proprio nell’anno del centenario non è una coincidenza. La sua uscita chiude un ciclo e conferma la transizione completa della maison nelle mani di LVMH, senza altri discendenti Fendi in ruoli creativi. Per molti, questo cambiamento rappresenta un terremoto emotivo: significa che il marchio entra in una nuova era, più corporate e meno familiare, sebbene ancora intrisa di storia. Il futuro apre domande cruciali su chi guiderà la direzione creativa e quale sarà l’orizzonte stilistico della maison senza lo sguardo dell’ultima erede. Quello che è certo, è che il peso della sua assenza sarà grande quanto quello del suo lascito.

Cortesia Getty Images

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