Uno dei tanti componenti della cultura italiana è senza dubbio l’importanza dell’arte e del design. Si può dire che l’Europa sia la culla dell’innovazione artistica e da secoli ci si preoccupa di mantenere vivo questo lascito. La ragione? Le opere fanno parte della storia, contribuiscono alla narrazione evolutiva dell’umanità e allo stesso tempo immortalano il sentimento di chi le realizza. Si tratta di un aspetto che trascende l’estetica, proteggendo il sentire dell’essere umano. Ogni pezzo ha una missione e fin dall’inizio dell’espressione artistica, l’arte ha funzionato come uno spazio prediletto per la riflessione. Le gallerie sono luoghi che invitano alla calma e alla contemplazione, specialmente in un mondo dove l’effervescenza sembra essere la norma. Tuttavia, c’è chi cerca di preservare questo elemento così rilevante. Nel 2014, Emiliano Salci e Britt Moran hanno fondato Dimore Gallery al secondo piano di un palazzo milanese del XIX secolo.

Fin dall’inizio, è stata considerata un centro di avanguardia e espressione artistica, un luogo che si distingue per la protezione dell’arte contemporanea, della creatività e dell’innovazione. È uno spazio unico che ha superato i confini di Milano, Italia, posizionandosi come una fonte inesauribile di ispirazione. Tuttavia, la storia dei suoi fondatori risale a molti anni prima. Britt Moran è arrivato dall’America del Nord, dagli Stati Uniti, in Italia come studente e ha incontrato Emiliano Salci mentre era Direttore Artistico di Cappellini, creando immediatamente un’affinità che si è tradotta in un’alleanza senza precedenti. Nel 2003 hanno fondato Dimore Studio, un’azienda di architetti di interni, e il successo è stato quasi immediato nonostante i loro profili bassi. Nel 2006 hanno presentato la loro prima collezione di mobili, pezzi fatti a mano con il vero marchio “Made in Italy”. Dopo alcuni anni, hanno aperto Dimore Gallery, che originariamente era l’appartamento privato di uno dei fondatori, e nel tempo è diventata una galleria di sei stanze che esponeva sia pezzi di metà secolo che opere nuove.

Cortesia Dimore Gallery

Dimore Gallery si può descrivere come lo spazio dove coesistono opere di artisti nuovi e opere di secoli precedenti che hanno avuto un ruolo rilevante nella storia del design. Niente è lasciato al caso, tutto ciò che è esposto ha una ragione di essere, sia per la sua importanza, artigianalità, concetto, tradizione o innovazione. Inoltre, presentano le loro creazioni che mantengono i pilastri di creatività e novità. In definitiva, è un luogo che trascende il comune, il suo stesso interiorismo e decorazione diventano parte della stessa esposizione. È un dialogo costante tra le opere d’arte e l’ambiente in cui si trovano, una fusione di design e arte che, col tempo, è diventata un marchio distintivo che attrae l’attenzione di tutto il mondo. Il successo è stato tale che nel giugno 2022 si sono trasferiti in un nuovo spazio più grande nella stazione ferroviaria di Milano Centrale: 700 metri per fondere il design con l’architettura caratteristica di Milano.

Sperimentazione Artistica

Dimore Gallery non solo espone arte, ma agisce anche come catalizzatore per la sperimentazione artistica. Ha accolto artisti emergenti e affermati, fornendo uno spazio dove possono esplorare nuove idee e tecniche senza restrizioni. Questo porta alla creazione di opere provocatorie e innovative che sfidano i limiti tradizionali dell’espressione. E tutto è fuso con design che risalgono a secoli passati; gli spazi possono essere contemporanei e ultramoderni, ma spesso contengono un elemento decorativo progettato nel 1976 con materiali di alta qualità. Ad esempio, presentano creazioni dell’artista italiana Gabriella Crespi, con l’intenzione di mantenere vivo il suo lascito. È una continua prova tra passato, presente e futuro che dà un risultato diverso, esaltando l’impegno con la storia dell’umanità vista da una prospettiva che presenta l’arte come la cosa più importante…

Cortesia Dimore Gallery