Stile

CALMA E SILENZIO: L’INTUIZIONE SECONDO PRADA

Team ISSUE - Giugno 25th, 2025

Per la collezione Spring 2026, Prada ha scelto di parlare a bassa voce. Anziché proporre una narrazione carica di riferimenti o teatralità, Miuccia Prada e Raf Simons hanno presentato una proposta serena, quasi meditativa, dove la calma non era solo un’atmosfera: era la dichiarazione stessa. Nello spazio essenziale della Fondazione Prada, senza scenografie imponenti né effetti visivi, la moda si è manifestata come una presenza leggera, quasi eterea. Prima del primo look, il suono degli uccelli ha avvolto il pubblico: un gesto semplice, ma potente, che ha predisposto lo sguardo a una collezione che rivendica la bellezza dell’essenziale.

I designer hanno parlato di un “bisogno di calma”, di un rifiuto dell’eccesso, e questa filosofia si è concretizzata in capi che, lontani da ogni ostentazione, puntavano sulla purezza formale. Camicie con illustrazioni tenui, pantaloni in cotone dalle tonalità pastello diluite e giacche minimal hanno costruito un linguaggio visivo coerente, senza clamori. Tra l’infanzia e la sofisticazione, le silhouette suggerivano una ricerca di innocenza senza mai cadere nel naïf: bloomers elasticizzati con tasche funzionali e tessuti leggeri che sembravano appartenere più a un ricordo che a una tendenza.

Cortesia Prada

Ma la semplicità non ha significato superficialità. Al contrario, ogni capo ha mostrato un’ossessione per il taglio perfetto, per quell’indumento che non ha bisogno di gridare per farsi notare. La selezione dei materiali e dei colori — dai vinili stropicciati alle pelli morbide, dai blu acquatici ai crema polverosi — ha costruito un’atmosfera in cui tutto sembrava scorrere con naturalezza. “Tutto funzionava con tutto”, ha dichiarato Prada, come se l’intera collezione si fosse composta senza sforzo, ma con una precisione chirurgica.

La Spring 2026 non è stata un manifesto né una provocazione. È stata una pausa, un momento sospeso nel vortice della moda. Prada non ha cercato risposte fragorose né gesti eclatanti; ha offerto, invece, un invito a ritornare all’essenziale, a riscoprire l’abbigliamento come gesto intimo, umano e silenzioso. E in quel silenzio, ha detto molto più di qualsiasi sfilata spettacolare.

Cortesia Prada

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