Beauty

BLACK ORCHID RESERVE: TILDA E TOM FORD

Team ISSUE - Settembre 2nd, 2025

Nel 2006 Tom Ford ha scosso l’universo della profumeria con Black Orchid, una creazione che si distaccava dal prevedibile e apriva un nuovo territorio per l’alta profumeria. Oggi, quasi due decenni dopo, la storia continua con Black Orchid Reserve, una fragranza che porta quell’oscurità originaria verso un territorio ancora più complesso, dove l’effimero e l’eterno si sfiorano. A incarnare questa nuova tappa è Tilda Swinton: non un volto pubblicitario, ma uno specchio vivente della rarefatta unicità che ispira la proposta.

La campagna, concepita da Haider Ackermann e catturata dall’obiettivo di Inez & Vinoodh, non segue i codici tradizionali della pubblicità, piuttosto si configura come un saggio visivo. Swinton appare in movimento costante, come se il suo corpo tracciasse un linguaggio segreto. La macchina da presa non la rinchiude, ma le concede espansione e moltiplicazione di sfumature, trasformandola in ogni fotogramma. Una libertà che coincide con la natura stessa del profumo: indomabile, lontano dall’ovvietà, capace di proporre un’esperienza che non si lascia addomesticare.

Cortesía Tom Ford

Il cuore di Black Orchid Reserve è segnato dall’orchidea fantasma, un fiore che raramente si lascia vedere e che, quando fiorisce, lo fa in condizioni impossibili da riprodurre. Il suo sentore è stato catturato con la tecnologia headspace, capace di trattenere l’essenza nell’istante preciso della sua fugace esistenza. Non si tratta solo di un espediente tecnico, ma di un gesto poetico: preservare l’intangibile e imbottigliare ciò che normalmente si dissolverebbe nell’aria.

Questa tensione tra l’irraggiungibile e il concreto attraversa tutta la proposta. Swinton, con la sua storia artistica e la sua presenza indomita, diventa catalizzatore di questo immaginario. Black Orchid Reserve non si limita a proseguire una linea di successo: apre uno spazio nuovo nel modo in cui concepiamo un profumo di alta gamma. Non cerca compiacimento, ma invita ad abitare la stranezza, a lasciarsi trasportare da ciò che non può essere spiegato del tutto, ma che sa restare.

Cortesía Tom Ford

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