Beauty, Cultura

ARIA DI MEMORIA: LA STORIA DEL PROFUMO ATTRAVERSO I SUOI CLASSICI

Team ISSUE - Agosto 6th, 2025

Prima che una fragranza ci ricordi qualcuno o ci accompagni come una seconda pelle, c’è stata una scintilla. La storia del profumo risale alla preistoria, quando le prime civiltà bruciavano legni aromatici nei rituali. Da allora, gli aromi sono diventati simbolo di potere, sensualità e appartenenza. Ma è stato nel XX secolo che il profumo è diventato qualcosa di più: un accessorio emotivo che racchiude chi siamo e come vogliamo essere ricordati.

Fu Coco Chanel a intuire questo potere e a volere una fragranza all’altezza della sua visione. Così nacque, nel 1921, l’indimenticabile Chanel Nº5, una composizione floreale e muschiata che rivoluzionò la profumeria. Il flacone quadrato con essenza di rosa di maggio e gelsomino di Grasse è ancora oggi leggenda, complice anche la celebre campagna con Marilyn Monroe.

Man mano che le donne conquistavano spazio nell’arte, nella politica e nella moda, nascevano fragranze che accompagnavano quel cambiamento. Opium di Yves Saint Laurent osava il proibito negli anni ’70; Poison di Dior provocava con il suo flacone a forma di mela negli anni ’80. Negli anni ’90, Jean Paul Gaultier celebrava il corsetto con Classique, mentre Mugler riscriveva le regole con Angel, il primo gourmand con note di cioccolato e zucchero filato.

Cortesia Getty Images

Alcuni profumi nascono da storie intime. L’Interdit di Givenchy fu creato solo per Audrey Hepburn, prima di diventare un successo globale. Trésor di Lancôme è un omaggio a chi abbraccia con l’anima, e Shalimar di Guerlain nasce da una storia d’amore imperiale: quella tra l’imperatore moghul Shah Jahan e la sua sposa Mumtaz Mahal, la stessa che ispirò il Taj Mahal.

Con il XXI secolo arrivano la fluidità di genere e la sostenibilità. Nascono icone come CK One di Calvin Klein, il primo profumo genderless, o Infusion d’Iris di Prada, che con la sua nostalgia cipriata evoca innocenza e purezza. Sono profumi che non si limitano a profumare: raccontano una storia — e a volte, raccontano la tua.

Perché, alla fine, una fragranza non la ricordiamo per le sue note, ma per ciò che abbiamo vissuto mentre la indossavamo.

Cortesia Armani e Chanel

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