Chi ha detto che il romanticismo è passato di moda? Sotto lo sguardo rinnovato di Lorenzo Serafini, Alberta Ferretti dimostra che la femminilità può essere potente, strutturata e, allo stesso tempo, profondamente eterea. La collezione Resort 2026 non rappresenta solo un punto di svolta nel linguaggio visivo della maison italiana, ma ridefinisce ciò che intendiamo per delicatezza: non più sinonimo di fragilità, ma una scelta estetica e emotiva consapevole.

Dalla sua nomina a direttore creativo nell’ottobre scorso, Serafini ha chiarito che non intende imitare gli archivi della casa, ma piuttosto costruire una nuova narrazione. In questa collezione, sostituisce lo chiffon classico con l’organza a triplo strato, regalando volume alle silhouette senza rinunciare alla leggerezza. Il risultato è una serie di capi che oscillano tra poesia e precisione: abiti con echi anni Cinquanta, trench vaporosi, gonne ampie e bluse di seta che si muovono come sospiri.

Il design, però, non è solo al servizio dell’estetica. La nuova direzione creativa pensa prima di tutto a chi indossa l’abito, a come si sente nel momento in cui lo vive. Così, ogni pezzo è tecnico ed emotivo al tempo stesso: satin tagliato in sbieco per la massima fluidità, lino dai riflessi lucidi per una freschezza sensuale, pizzi elastici che avvolgono il corpo senza costringerlo. Ogni scelta è guidata da una duplice esigenza: funzionalità per la vita reale e teatralità per la passerella.

Cortesia Alberta Ferretti

I fiori, simbolo iconico della maison, sbocciano come illustrazioni botaniche su tulle, rete e seta giallo limone. Tocchi di luce – nei tessuti metallizzati, negli abiti gioiello, nelle cinture a catena – accendono una collezione sospesa tra nostalgia e modernità. Ai piedi, ballerine di vernice, sandali alati e stivaletti pastello completano un guardaroba che non ha bisogno di gridare per lasciare il segno.

Serafini non ha solo reinterpretato l’essenza di Alberta Ferretti: l’ha proiettata verso il futuro con un’eleganza senza eccessi. Questa collezione parla a una femminilità che non chiede permesso, che non si scusa per essere sensibile o desiderare bellezza. In un’epoca in cui la moda spesso privilegia l’impatto sull’emozione, Alberta Ferretti Resort 2026 è una boccata d’aria fresca. E ci ricorda che essere romantiche può anche essere un atto di affermazione.

Cortesia Alberta Ferretti