DIALOGO FENDI: GENERI IN PIXEL
Team ISSUE - Settembre 26th, 2025
Ci sono sfilate che cercano l’impatto attraverso lo spettacolo e altre che preferiscono invitare a osservare con calma come l’ordinario possa trasformarsi. La proposta Spring/Summer 2026 di Fendi rientra in questa seconda categoria: un esercizio di decostruzione e reinvenzione presentato in un set pixelato firmato da Marc Newson, come se la moda si fosse infiltrata in un videogioco rétro con lo sguardo proiettato al futuro.
La collezione ha ruotato intorno alla fluidità, intesa come linguaggio condiviso che dissolve i confini tra maschile e femminile. Camicie dal taglio classico si sono trasformate in bluse con accenti smoking; le pieghe sono diventate asimmetriche; e gli shirtdress si sono mutati in pezzi dall’aspetto leggero e rilassato. Allo stesso modo, la sartoria e lo sportswear hanno trovato un punto comune: zip, colletti in organza e bomber jacket hanno convissuto in passerella con gonne a tubino e cappotti in cotone.
Dal bianco gesso e dai neutri più delicati fino a esplosioni di turchese, rosso aranciato, rosa confetto e giallo burro, la palette si è trasformata in una sorta di terapia visiva capace di trasmettere energia e leggerezza. I fiori, presenti dall’inizio alla fine, oscillavano tra romantico e giocoso: ricamati su pizzi, stampati su tessuti lucidi o scolpiti tridimensionalmente.
Cortesia Fendi
Gli accessori hanno rafforzato lo spirito innovativo. La borsa Collier è apparsa come un pezzo scultoreo con manico-gioiello; la Baguette e la Spy sono state reinterpretate in delicata maglia di seta; mentre le ultime versioni della Peekaboo erano ornate, all’interno o all’esterno, con perline floreali trasparenti, tasche ricamate di paillettes o in pelle. Per il footwear, si sono alternati sandali con lacci e mocassini intrecciati, mentre la gioielleria di Delfina Delettrez Fendi ha introdotto bracciali in filigrana, pendenti a pepita smaltata e orecchini FF a forma di corallo. Gli occhiali da sole hanno completato i look con un fascino eccentrico.
Tra codici incrociati ed esperimenti, Silvia Venturini Fendi è riuscita a mantenere un filo conduttore: un guardaroba ibrido che non si piega alle etichette di genere, ma alla libertà di scegliere. La collezione ha lasciato sospesa una domanda inevitabile: che cosa significa vestirsi oggi? Ogni uscita in passerella sembrava rispondere allo stesso modo: vestirsi è osare un dialogo tra identità, stili e possibilità, con confini che solo ciascuno può definire.
Cortesia Fendi