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KAIA GERBER: LA PRIMA MUSA DELL’ERA DI SARAH BURTON IN GIVENCHY

Team ISSUE - Giugno 13th, 2025

Kaia Gerber è la figura scelta per incarnare la nuova visione di Sarah Burton nella sua prima campagna per Givenchy. La proposta, più che un editoriale, si percepisce come una sequenza di scene cinematografiche: inquadrature intime, sguardi condivisi e pose costruite tra Kaia e la regista Halina Reijn, che dirige il racconto. Piuttosto che rompere con l’essenza precedente della maison, Burton introduce una sensibilità diversa: controllata, femminile e profondamente emotiva. Abiti in pizzo nero, sartorialità essenziale e un’atmosfera intima segnano un debutto più introspettivo che spettacolare.

La campagna di Burton non presenta solo abiti, ma costruisce una narrazione visiva che celebra il potere dello sguardo femminile. In diverse scene, Reijn appare mentre dirige Kaia come fosse su un set cinematografico, enfatizzando il rapporto collaborativo tra le due e il ruolo delle donne davanti e dietro la macchina da presa. Questo approccio ridefinisce con discrezione la narrativa di Givenchy: non si tratta di una rottura, ma di un’evoluzione sensibile, sofisticata ed emotiva, caratterizzata da un’estetica elegante e narrativa.

Cortesia Givenchy

Da quando è arrivata alla guida creativa di Givenchy nel settembre 2024, Sarah Burton ha lavorato per reinterpretare l’eredità della maison attraverso una nuova sensibilità femminile. Con Kaia Gerber come prima musa, Burton consolida questa visione: un’identità che unisce cinema, arte e moda. Questo debutto potrebbe segnare un prima e un dopo nel modo in cui Givenchy si racconta, mettendo in luce non solo una nuova direttrice creativa, ma anche una voce visiva femminile che fonde estetica contemporanea, industria cinematografica e haute couture.

Cortesia Givenchy

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