DOPO DEMNA: PIERPAOLO PICCIOLI PRENDE LE REDINI DI BALENCIAGA
Team ISSUE - Maggio 23rd, 2025
«Sono pronto. Mi sono riposato abbastanza, quindi ora posso cominciare». Con questa frase netta e carica di intenzione, Pierpaolo Piccioli annuncia il suo ritorno alla moda, questa volta come nuovo direttore creativo di Balenciaga, una delle maison più iconiche del gruppo Kering. Dopo un anno sabbatico seguito alla sua uscita da Valentino, il maestro del romanticismo moderno si prepara a scrivere un capitolo del tutto inedito nella storia della casa spagnola — segnando un deciso contrasto con l’era provocatoria del georgiano Demna Gvasalia, oggi alla guida di Gucci.
Piccioli non è certo un nome nuovo nel firmamento della moda. Formatosi all’Istituto Europeo di Design di Roma, ha iniziato la sua carriera in Fendi insieme a Maria Grazia Chiuri, con cui ha poi co-diretto Valentino dal 2008. Insieme, hanno ridato alla maison il suo splendore, tra abiti da sogno, tacchi Rockstud e un’estetica iperfemminile celebrata da star come Zendaya e Anne Hathaway. Dopo la partenza di Chiuri verso Dior nel 2016, Piccioli ha brillato ancora di più in solitaria, firmando collezioni che erano poesie visive, in cui colore, volume e artigianalità incontravano una modernità inclusiva e radicalmente umana.
Ma perché proprio lui per prendere il posto di Demna? Francesca Bellettini, vice CEO di Kering, non ha dubbi: «È uno dei creatori più talentuosi e celebrati del nostro tempo, con una padronanza eccezionale dell’haute couture e una voce unica». Mentre il suo predecessore ha portato Balenciaga verso lo streetwear estremo e la provocazione visuale, Piccioli promette un ritorno alla sofisticazione emozionale, senza dimenticare lo spirito rivoluzionario del fondatore. «Voglio abbracciare il passato della maison, rispettando ciò che hanno fatto Nicolas (Ghesquière) e Demna, ma aggiungendo la mia storia personale», ha dichiarato.
Cortesia Valentino e Getty Images
Il cambio di rotta è evidente. Dove Demna ha creato fenomeni virali con silhouette oversize e campagne controverse, Piccioli punta sulla bellezza senza tempo, sull’inclusività che supera le mode, sul savoir-faire come atto culturale. Il legame con Cristóbal Balenciaga è profondo: «Cristóbal, come me, veniva da un piccolo paese e ha trasformato il suo lavoro in cultura. Le sue silhouette erano sempre rivoluzionarie, ma eleganti».
Il debutto ufficiale è atteso per ottobre 2025 durante la Paris Fashion Week, con la collezione Primavera/Estate 2026. Sarà l’inizio di un nuovo dialogo tra memoria e innovazione, tra l’essenzialità couture e una visione progressista della moda.
Il compito è complesso: conquistare una generazione abituata all’impatto visivo e all’ironia tagliente del predecessore, senza perdere autenticità. Ma se c’è qualcuno capace di unire cuore, arte e rivoluzione, è proprio il designer italiano che ha vinto il premio di Designer of the Year ai British Fashion Awards 2018. «Non è un gioco delle sedie», ha detto. «È un passaggio di fiaccola». E quella fiaccola, ora, è nelle sue mani. Balenciaga è pronta per la sua rinascita elegante e sovversiva.
Cortesia Balenciaga e Getty Images